Il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso il 16 dicembre 2022 di imporre un nono pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia in risposta al protrarsi della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e alla gravità dell’attuale escalation contro i civili e le infrastrutture civili.
Il provvedimento concordato (Reg. UE n. 2022/2474) che modifica il Reg. UE n. 833/2014 comprende una serie di misure che intendono colpire duramente l’economia della Russia e la sua capacità di proseguire l’aggressione.
In particolare, le principali novità sono di seguito riportate:
- Ampliamento del divieto di esportazione di beni e tecnologie utilizzabili nei settori dell’aviazione e dell’industria spaziale; tale divieto si applicherà agli aeromobili con e senza equipaggio, il che significa che d’ora in poi sarà vietata l’esportazione diretta di motori per droni verso la Russia e verso qualsiasi paese terzo che potrebbe fornire droni alla Russia
Rientrano nelle restrizioni in quanto beni che potrebbero potenzialmente contribuire al potenziamento delle capacità industriali russe, i motori dei droni e loro parti, i generatori, i droni giocattolo, alcuni computer e componenti informatici, le apparecchiature utilizzabili ai fini della visione notturna e della radionavigazione, apparecchiature da ripresa e lenti;
- Estensione del divieto di fornitura di servizi a persone giuridiche, entità o organismi stabiliti in Russia: è stata vietata la prestazione di servizi pubblicitari, di servizi di ricerca di mercato e sondaggi di opinione, di servizi di prova e di controllo tecnico dei prodotti;
- Ulteriori restrizioni nel Settore bancario: L’UE imporrà il congelamento dei beni nei confronti di altre due banche russe e aggiungerà la Banca di sviluppo regionale russa all’elenco delle entità di proprietà dello Stato russo o controllate dallo stesso che sono oggetto di un divieto totale di effettuare operazioni.
- Ampliamento del divieto di nuovi investimenti nel settore energetico russo al settore minerario;
- Estensione dell’elenco delle entità collegate al complesso militare e industriale russo, con l’inserimento di 168 nuovi soggetti in black list. Il numero totale delle entità sanzionate sale così a 410. Inoltre, Per evitare elusioni, sono state incluse nell’elenco anche alcune entità controllate dalla Russia con sede nella Crimea o a Sebastopoli, quindi “annesse illegalmente”.
Gli atti giuridici di riferimento sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
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(Fonte: Consiglio d’Europa)